Il 7 dicembre è stata pubblicata, dalla testata on line del Corriere della Sera, una bozza di Recovery e Resilience Plan (il piano attuativo delle risorse messe a disposizione dall’UE attraverso lo strumento Recovery Facility – c.d. Recovery Fund).
La bozza di piano prevede che le azioni poste in essere nell’utilizzo dei fondi del Recovery Facility permettano di affrontare quattro sfide:
- ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica;
- migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell’Italia;
- sostenere la transizione verde e digitale;
- innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione di occupazione;
L’intero piano delle progettualità e delle riforme è stato articolato in sei “missioni”:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile
- Istruzione e ricerca
- Parità di genere, coesione sociale e territoriale
- Salute
Gli interventi (riforme e investimenti, stimati nella bozza per 196 miliardi di euro) dovranno essere in grado di rispondere compiutamente a quanto richiesto dall’UE in occasione del Semestre Europeo attraverso le “Raccomandazioni specifiche per Paese” per le annualità 2019 e 2020. Dai saldi di spesa preventivati risulta che oltre il 40 % del budget è destinato alla transizione green (il target minimo previsto dall’UE è 37%) mentre a favore della transizione digitale risulta dedicato il 23% delle risorse (a fronte di una soglia minima richiesta del 20%).
Infine, nella bozza di PNRR, viene dedicata un’ampia sezione all’impatto macroeconomico degli investimenti, degli incentivi, delle riforme, delle misure per il sud e degli interventi volti a superare le disuguaglianze di genere.
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Riferimenti
- Recovery Fund, la bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): il testo completo in pdf