DISPONIBILE ONLINE LA PUBBLICAZIONE “RECOVERY FUND E RUOLO DELLA CORTE DEI CONTI”

All’interno del Quaderno monografico della Rivista della Corte dei conti n. 1/2021 dedicato a “Recovery fund e ruolo della Corte dei conti”, sono presenti dieci contributi redatti da autorevoli esponenti (provenienti dal mondo accademico, dalla magistratura contabile e dalla dirigenza pubblica) che presentano il proprio punto di vista sul sistema attuativo dei fondi europei, con particolari focus tematici che permettono di costruire un quadro d’insieme completo, seppur complesso ed articolato (ed in quanto tale, indirizzato per lo più ad un pubblico esperto).

Di particolare rilievo risultano le riflessioni sul ruolo della Corte dei conti, a cui la Costituzione affida il compito di controllare l’utilizzo legittimo, efficace ed efficiente delle risorse pubbliche nazionali ed europee. La Corte si troverà, infatti, a dover porre in essere una serie di azioni coordinate e sinergiche in occasione delle verifiche da effettuare su avanzamento e spesa dei fondi europei in arrivo nei prossimi mesi: nello specifico si tratta delle risorse della nuova programmazione dei fondi a gestione concorrente per il 2021-2027 e, soprattutto, dei fondi riconducibili al pacchetto di Next Generation-EU – NGEU (di cui il Recovery and Resilience Facility è la maggiore componente).

Dalla pubblicazione emergono riflessioni sul Recovery Plan e sulla complessità e la peculiarità del suo sistema di governance, che dovrà garantire adeguati controlli sulla correttezza della spesa e sulla veridicità dei dati sull’avanzamento, senza però rallentare gli interventi attuativi. Il difficile connubio tra possibili discipline derogatorie, atte a velocizzare l’attuazione – individuando le tempistiche dettate da Bruxelles come fattore critico di successo – e l’assicurazione di una governance in grado di garantire il rispetto del diritto nazionale e europeo, evitando ipotesi di frode, corruzione e conflitto di interessi, è al centro di molti dei contributi presenti nel Quaderno.

“L’adozione di misure straordinarie” si legge nel contributo di Marco Villani e Sergio Vasarri “non può prescindere dal controllo (preventivo, successivo e fors’anche concomitante) della Corte dei conti”. Nell’affrontare tale tematica, particolare rilievo viene dato all’avvicinamento del momento del controllo a quello della gestione amministrativa, “consentendo di intervenire con tempestività ed evitare ritardi e irregolarità attuative”, scrive Angelo Maria Quaglini, in linea con le raccomandazioni degli organismi internazionali, come l’International Organization of Supreme Audit Institutions (Intosai), “che pone l’accento sull’opportunità, per le Istituzioni superiori di controllo, di dare priorità all’esame delle politiche pubbliche volte a fronteggiare la crisi, attraverso real-time audit, ossia audit svolti mentre i programmi di spesa sono ancora in corso di esecuzione”.

Si riscontra, inoltre, la particolare attenzione data a temi quali la relazione tra capacità di assorbimento dei fondi e quantità di risorse in arrivo, la capacità amministrativa, la semplificazione normativa, il miglioramento delle performance e l’accesso ai dati e alle informazioni utili per l’espletamento delle attività di verifica.

Infine, è utile sottolineare come la monografia esplichi nel dettaglio il funzionamento non solo di NGEU ma dell’attuazione dei fondi europei in generale, fornendo una panoramica completa ed esaustiva sui principali nodi attuativi dei fondi.

Riferimenti

  • Online la pubblicazione “Recovery Fund e ruolo della Corte dei Conti”

https://www.corteconti.it/HOME/StampaMedia/Notizie/DettaglioNotizia?Id=dac73ecd-1935-400f-8023-ff0342dce921

https://www.corteconti.it/Download?id=8bcc35a3-223c-4b72-a4c3-37eae47fc2c2