ANAC: L'IMPORTANZA DEL WHISTLEBLOWING COME STRUMENTO DI LOTTA ALLA CORRUZIONE

L’Autorità nazionale anticorruzione, nel corso del webinar tenutosi il 31 gennaio, ha trattato il tema delle segnalazioni dei dipendenti pubblici di condotte illecite, sulle quali Anac ha il dovere di vigilare. L’incontro è stato introdotto da Giuseppe Busia, presidente Anac, che ha evidenziato non solo la mancata ricezione da parte dell’Italia della direttiva europea 2019/1937 a tutela del whistleblowing, ma anche il ruolo essenziale del whistleblower nel denunciare i fatti corruttivi che possono ledere l’interesse pubblico.

La direttiva europea, essenziale per l’effettivo rafforzamento dell’istituto, propone una definizione più estesa di whistleblower, sanzioni più stringenti in caso di ritorsioni, una maggior tutela dei segnalanti e la possibilità di segnalare illeciti direttamente sul luogo di lavoro oppure alle autorità competenti.

Analizzando la direttiva nel dettaglio, occorre evidenziare che le segnalazioni possono avere ad oggetto la violazione del diritto dell’Unione, con particolare riferimento a determinati settori come gli appalti pubblici, i servizi, i mercati finanziari, la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, la tutela dell’ambiente e la protezione dei consumatori.

Per quanto riguarda la tutela della riservatezza del whistleblower è previsto, per gli Stati membri, l’assoluto divieto di divulgare l’identità del segnalante a soggetti diversi da quelli autorizzati a ricevere e dare seguito alle segnalazioni pervenute. Inoltre, viene sancito il divieto di ricorrere a misure ritorsive in conseguenza della segnalazione ed è prevista, per gli Stati membri, la necessità di adottare sanzioni proporzionate, efficaci e dissuasive per garantire la riservatezza del segnalante e tutelare quest’ultimo.

Il webinar ha così evidenziato l’importanza del corretto utilizzo del whistleblowing e dell’attività di valutazione delle singole casistiche effettuata da Anac, al fine di analizzare correttamente le singole segnalazioni e offrire protezione solo a chi realmente la merita, lasciando esclusi i casi di utilizzo impropri, colpevoli di rallentare e danneggiare l’istituto del whistleblowing dal suo interno.

Nel corso del 2021, il numero delle segnalazioni pervenute ad Anac è salito a 529, indice del crescente utilizzo dell’istituto come strumento di lotta alla corruzione e segno di buon auspicio e speranza se paragonato agli anni precedenti.

RIFERIMENTI

https://www.anticorruzione.it/-/il-presidente-di-anac-busia-italia-inadempiente-nella-tutela-del-whistleblowing-?redirect=%2Fcomunicati-stampa

https://www.anticorruzione.it/-/whistleblowing-a-che-punto-siamo-webinar-anac-il-31-gennaio-2022?redirect=%2Fappuntamenti