PUBBLICATO IL RAPPORTO “L’ITALIA E GLI OBIETTIVI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE”

Lo scorso 19 ottobre l’ASviS – Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ha pubblicato l’ottavo Rapporto “L’Italia e gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile”. Il Rapporto offre una panoramica di azioni intraprese a livello globale, europeo e italiano per promuovere lo sviluppo sostenibile e permette di svolgere una valutazione ragionata sullo stato di progressione verso i 17 obiettivi (SDGs) e individuando gli ambiti che richiedono interventi immediati. Il Rapporto dimostra che, a metà del percorso verso l’attuazione dell’Agenda 2030, l’Italia è indietro rispetto agli obiettivi fissati dall’ONU nel 2015.

Gli indicatori compositi elaborati dall’ASviS mostrano peggioramenti rispetto al 2010 per la povertà (Goal 1), i sistemi idrici e sociosanitari (Goal 6), la qualità degli ecosistemi terrestri e marini (Goal 14 e 15), la governance (Goal 16) e la partnership (Goal 17). Si rileva una sostanziale stabilità per gli aspetti legati al cibo (Goal 2), alle disuguaglianze (Goal 10) e alle città sostenibili (Goal 11). Miglioramenti molto contenuti (inferiori al 10% in 12 anni) per sei Obiettivi (istruzione, parità di genere, energia rinnovabile, lavoro dignitoso, innovazione e infrastrutture, lotta al cambiamento climatico) e aumenti di poco superiori per due (salute ed economia circolare).

L’Italia è quindi lontana dal raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, ma non è l’unico Paese in questa situazione. Secondo le Nazioni Unite, solo il 12% dei target dell’Agenda 2030 è sulla buona strada per essere raggiunto. Più della metà, invece, è “moderatamente o gravemente fuori strada” e circa il 30% non ha registrato alcun progresso o si trova oggi in una condizione peggiore di quella del 2015. A livello di Unione Europea, gli indicatori dell’ASviS mostrano che ci sono stati progressi per gran parte degli obiettivi, ma in molti casi questi miglioramenti sono contenuti e ancora insufficienti per raggiungerli entro il 2030.

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