Secondo la Relazione speciale della Corte dei conti europea n. 11 di maggio 2022, il sistema della black list europea non è usato in modo efficace per evitare che i fondi dell’UE siano versati a soggetti, enti o imprese coinvolti in attività illecite, come frodi e corruzione. Dal 2016 la Commissione UE ha istituito il database EDES, un sistema di individuazione precoce e di esclusione per la segnalazione dei soggetti a rischio frode. Lo scarso utilizzo di tale piattaforma è dovuto a un sistema di accesso ai dati nazionali, come quelli delle visure camerali e del casellario giudiziale, ancora troppo frammentato a livello europeo, che non consente quindi un’azione efficace. La difformità delle procedure di esclusione adottate compromette l’efficacia della black list nel suo complesso e determina una protezione disomogenea delle risorse dell’UE nei diversi Stati membri.
RIFERIMENTI:
La lista nera dei soggetti esclusi non è utilizzata appieno per proteggere i fondi dell’UE dalle frodi