È stata pubblicata da Protiviti e la NC State University’s ERM Initiative l’undicesima indagine annuale sulle criticità che i dirigenti e i consigli di amministrazione hanno identificato per l’anno 2023 e nei prossimi 10 anni, fino al 2032. Nel valutare il panorama globale per il settore pubblico, emergono alcuni temi conosciuti. Pur essendo un documento riconducibile principalmente al panorama americano, sono presenti alcuni rischi ascrivibili alla realtà italiana. Tra questi, al primo posto risulta la problematica legata alla successione del personale e alla capacità da parte della Pubblica Amministrazione di attrarre nuovi talenti, rischio che può limitare il raggiungimento di target operativi. Altre criticità individuate sono legate al cambiamento della normativa e alla protezione dei dati, che può richiedere modifiche nella forma in cui si archiviano, condividono e utilizzano dati sensibili per gestire le attività. A questi, si aggiunge il fatto che la Pubblica Amministrazione potrebbe non essere sufficientemente preparata alla gestione delle minacce informatiche e altri attacchi che hanno il potenziale di interrompere le attività principali o danneggiare i sistemi. Infine, tra i rischi di maggiore spicco, c’è anche il passaggio a modalità di lavoro ibride, fatto che può apportare a sfide per sostenere la struttura della Pubblica Amministrazione.
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