Il nuovo Codice degli appalti è entrato in vigore dal 1° aprile 2023, con la pubblicazione del Dlgs 36/2023 in Gazzetta Ufficiale. L’estensione della digitalizzazione a tutte le fasi dell’appalto, a partire dalla programmazione, fino all’ affidamento e all’ esecuzione, costituisce una delle principali novità del Codice. Le stazioni appaltanti avranno l’obbligo di gestire i loro dati attraverso piattaforme aperte interoperabili (BIM). Altra innovazione riguarda la formulazione di una serie di criteri generali per le azioni da svolgersi nel corso dell’intero appalto: ad esempio, l’introduzione del principio del risultato che le stazioni appaltanti devono perseguire come interesse pubblico, e del principio della fiducia nell’azione legittima della P.A. e dei suoi funzionari. Inoltre, il principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale, in base al quale il verificarsi di situazioni imprevedibili che hanno fatto modificare i termini contrattuali può legittimamente portare a una rinegoziazione, in modo da ripristinare l’originario equilibrio.

RIFERIMENTI:

Contratti pubblici: al via il nuovo Codice degli appalti (agenziacoesione.gov.it)