PUBBLICATA LA RELAZIONE DI ATTIVITÀ PER IL 2018 DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA

La Corte dei Conti europea ha pubblicato oggi la relazione delle attività svolte nel 2018, primo anno di attuazione della strategia triennale 2018-2020 che mira a perseguire tre obiettivi fondamentali:

  • Riservare una maggiore attenzione alla valutazione della performance delle azioni implementate dall’UE;
  • Garantire che le dichiarazioni di affidabilità rispetto alla gestione finanziaria dell’UE apportino un maggior valore agli stakholder di riferimento;
  • Migliorare il grado di chiarezza delle comunicazioni della Corte nei confronti dei propri interlocutori.

Secondo quanto si legge nella relazione, il 2018 è stato un anno molto positivo per le attività della Corte: tante sono state le pubblicazioni emesse (oltre 40), le partecipazioni alle sedute del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE (rispettivamente 133 e 65) e gli interventi in occasione di eventi internazionali.

Positivi anche i dati riguardanti la copertura mediatica delle attività svolte dalla Corte, che nel 2018 è quasi triplicata rispetto a quanto rilevato nel 2017. Di particolare interesse per il pubblico, secondo i dati analizzati, sono le relazioni speciali, che nel 2018 hanno generato oltre 11.000 articoli online, e in particolare quelle riguardanti lo stato della rete ferroviaria europea ad alta velocità, l’efficienza della BCE nella gestione delle crisi bancarie e lo strumento per i rifugiati in Turchia.

La Corte sottolinea poi come sia stato messo in atto un piano d’azione per il perseguimento degli obiettivi della propria strategia triennale e per continuare a rappresentare un punto di riferimento nell’espletamento di audit nel settore pubblico.

A tal proposito, la Corte conferma la propria intenzione di proseguire con la pubblicazione periodica di rassegne preliminari di audit, con l’obiettivo di informare i propri stakeholder sulle attività in corso e sui programmi comunitari sottoposti a verifiche che, come sottolineato nella relazione, implicano generalmente controlli circa l’efficienza ed efficacia dei programmi UE oppure l’affidabilità e legittimità delle operazioni monetarie sottostanti i vari settori del bilancio UE. Nel 2018, gli auditor della Corte hanno dedicato 2723 giorni a alle attività di audit presso le Istituzioni UE e 3761 giorni a quelle presso gli Stati Membri e al di fuori dell’UE (di cui i primi tre Paesi sono rispettivamente Italia, Polonia e Germania in UE e Turchia, Haiti e Barbados fuori dall’UE).

Lo scorso ottobre, la Corte ha pubblicato il proprio piano di lavoro per il 2019, rendendo note le 36 pubblicazioni programmate per l’anno a venire e sottolineando come queste includessero circa il 40% dei suggerimenti provenienti dal Parlamento europeo. I principali ambiti su cui si concentreranno le attività del 2019 saranno sostenibilità, crescita e inclusione, flussi migratori, sicurezza internazionale, mercato unico ed efficienza dell’azione dell’UE, a conferma della volontà della Corte di intervenire sui principali temi di interesse per i cittadini dell’Unione.

 

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