Digitalizzazione della PA: bilancio 2018, aspettative 2019

Il 2018 è stato un anno di grandi passi avanti per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana, obiettivo che richiede 6 miliardi di spesa pubblica e si stima possa generare benefici per 50. I progressi, portati avanti dall’azione congiunta di AgID e del Team Digitale guidato da Diego Piacentini in veste di Commissario Straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale, sono però stati parzialmente rallentati sia dai cambiamenti politici nazionali che dalle scadenze di mandato di Piacentini e del Direttore dell’AgID. Molto rimane quindi ancora da fare nel 2019, anno che si presenta significativo vista la necessità del Paese di recuperare posizioni nella classifica del DESI (Digital Economy and Society Index), dove da molto tempo l’Italia occupa le ultime posizioni.

Cosa è stato realizzato nel 2018?

• Piano Triennale per l’informatica nella PA 2017-2019;
• CAD testo definitivo del correttivo del Codice dell’amministrazione digitale, entrato in vigore il 27 Gennaio 2018;
• SPID: consolidamento e sviluppo del progetto;
• Anpr: avanzamento dell’adesione dei Comuni all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente;
• PagoPA: sviluppo dei pagamenti elettronici;
• App io.italia: istituzione del progetto che dovrebbe consentire ai cittadini di ricevere in una sola applicazione tutti i messaggi e i pagamenti di tutti gli enti della PA;
• Sanzioni per vari soggetti sottoposti a vigilanza: definizione dei meccanismi sanzionatori per prestatori di servizi fiduciari, gestori di pec e dell’identità digitale e conservatori digitali;
• Nomina del Responsabile per la transizione al digitale;
• Definizione del profilo di competenze ICT per il dipendente pubblico;
• Valutazioni sullo stato infrastrutturale della PA: avanzamento di attività “statistiche” sulle infrastrutture della PA.

Cosa rimane da fare nel 2019?

Ecco sviluppi previsti per il nuovo anno:
• Linee Guida AgID: numerosi esperti auspicano l’adozione di un Testo Unico delle Regole tecniche, che ritengono la soluzione migliore per una visione organica e funzionale;
• Aggiornamento del Piano Triennale e ddl concretezza;
• Definire gli schemi di autenticazione: è necessario definire il coordinamento tra i quattro diversi strumenti (CNS, CIE, SPID e PIN) che costituiscono le credenziali utente. In particolare, rimane da stabilire il rapporto tra SPID e CIE, dal momento che la Carta d’Identità Elettronica potrebbe svolgere anche il ruolo di credenziale utente di livello massimo;
• Sistema Pubblico di Ricerca Documentale: sarà importante definire il futuro di questo sistema di ricerca;
• App io.italia: sviluppo del progetto dell’app dei servizi pubblici, nel secondo trimestre del 2019 dovrebbero partire i primi test con un focus group di cittadini ed enti centrali e locali.

Per velocizzare la digitalizzazione Piacentini ha auspicato, in un’intervista rilasciata a fine mandato a la Repubblica, l’istituzione di un dipartimento alla trasformazione digitale, che occupi più di 500 persone e sia posto direttamente sotto la presidenza del Consiglio, capace di integrare governance e processi tecnologici.

Riferimenti:
• Cad, che manca per l’attuazione del nuovo Codice dell’amministrazione digitale https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/cad-che-manca-per-lattuazione-del-nuovo-codice-dellamministrazione-digitale
• Cittadinanza digitale e Cad, tutti i punti chiave del 2019, https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/cittadinanza-digitale-e-cad-tutti-i-punti-chiave-del-2019/
• Diego Piacentini: “Che impresa portare l’Italia nel digitale. Ma il Paese sta cambiando” https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/11/10/news/intervista_diego_piacentini_commissario_digitale-211313602/