BIG DATA & DIGITAL AUDIT: IL PUNTO DI VISTA DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA

La Corte dei Conti Europea dedica il primo numero 2020 della propria rivista ai temi di Big Data e Digital Audit.

In un contesto globale in cui una corretta e consapevole gestione dei dati rappresenta un fattore di successo sia per le imprese, sia per le pubbliche amministrazioni, è importante saper cogliere tempestivamente le opportunità offerte da un mondo sempre più “data-driven”. Ma se i benefici offerti sono molteplici, così lo sono pure i rischi, ed è qui che, secondo la Corte, si inserisce il ruolo fondamentale delle Istituzioni Pubbliche e degli auditor.

In molti dei contributi alla rivista, ci si interroga dunque sul ruolo dell’auditor “della realtà digitale”: quale sarà il suo ruolo? Quali domande dovrà porsi (e porre ai suoi interlocutori)? In che modo potrà continuare a garantire il proprio ruolo di assurance nei confronti dell’organizzazione per cui opera?

Secondo S. Pilos, (Information, Workplace and Innovation Directorate della Corte) la prima componente fondamentale del “digital audit” può essere rappresentata dall’automazione nella raccolta e nella preparazione dei dati, seguita dalla seconda componente fondamentale, ovvero la data analytics (che può includere tecniche quali data mining, process mining e tecniche di analisi dei big data). Insomma, se il mondo diventa digitale, ça va sans dire, anche il mestiere dell’auditor deve diventarlo.

Se il mestiere dell’auditor deve “diventare digitale”, viene naturale chiedersi in che modo debba essere composto il suo bagaglio di conoscenze, quali siano le competenze indispensabili per l’audit del futuro. A tal proposito, M. Suffield (Association of Chartered Certified Accountants) ritiene che nella “cassetta degli attrezzi” dell’auditor digitale non possano mancare, naturalmente, le competenze tecnologiche, ma che ancor più necessaria sarà la capacità di dimostrare “flessibilità nell’adeguarsi a un ambiente di lavoro che sarà in continua evoluzione”.

La Corte dei Conti Europea è determinata a fare in modo che il digital audit diventi parte del proprio DNA e ha già avviato alcuni progetti pilota in tal senso.

 

RIFERIMENTI

  • ECA JOURNAL N°1|2020:

https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/JOURNAL20_01/JOURNAL20_01.pdf